Il segreto della felicità.

Ho aspettato a lungo di sentirmi così, felice, innamorato, sereno, e in parte soddisfatto di quella che è la mia vita in questo momento. Starete pensando "Alessandro ha problemi di stabilità umoristica"; in alcuni tra gli interventi più recenti mi lamento di quella che è la mia famiglia, ma più che altro delle pressioni che derivano da essa. Quelle righe sono sfoghi momentanei, scritti in istanti in cui la rabbia regnava sovrana sul mio essere. A chi non è mai capitato? So benissimo che i miei familiari mi amano, come io amo loro, e mi rendo conto di essere stato stupido ed infantile nel volere imporre a tutti i costi la mia autorità personale, o per meglio dire la mia voglia di indipendenza. Alla fine, tutti dipendiamo da tutti, ed è bello dipendendere da chi ci vuole bene. E’ una forma d’amore. Ho accettato quella che oggi è la mia famiglia, e l’ho fatto per il raggiungimento di una felicità collettiva. Tutti abbiamo diritto alla felicità, e di questa nessuno può privarci. Sabato pomeriggio ero in treno, tornavo da tre giorni magnifici trascorsi a Roma, che vanno ad aggiungersi a tutti quei ricordi stupendi ed indelebili che la mia anima custodirà per l’eternità. Sì, perché l’anima, rispetto al corpo, vive per sempre. In treno c’era un ragazzo con indosso una t-shirt che mi ha colpito per la frase che aveva impressa: "Il vero modo di essere felici è procurare la felicità agli altri". Effettivamente, è così. Se rendiamo i nostri cari felici, li facciamo sorridere, star bene, siamo felici anche noi. E finalmente posso dire di aver capito qual’è il segreto della felicità. A volte basta poco per capire grandi cose, anche una t-shirt; sta a noi scoprire i grandi insegnamenti che la vita ci nasconde. Con queste belle parole non voglio esprimere una banale, quanto ipocrita, promessa di essere più buono e gentile con tutti. In queste righe sono racchiusi i tre elementi fondamentali per essere felici: famiglia, amore, amicizia. Io li possiedo, e sono felice.

2 thoughts on “Il segreto della felicità.

  1. Niente e’banale quando si tratta questo tema.Non preoccuparti per gli sbalzi di umore:chi ti ama,ti sopportera’,io sopporto la mia dolce meta’che per sbalzi di umore non lo batte nessuno……..Hai detto cose del tutto normali,ma non per questo banali,anzi…. hanno in noi un valore assoluto;il problema e’saperli cogliere e mantenere.La felicita’:bella,breve e indimenticabile.Cosi’deve essere.Se fosse eterna,sarebbe brutta come il dolore.La nostra esistenza e’fatta di piccole cose,che aggiunte alle altre,formano un preziosissimo mosaico:la nostra vita!

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  2. "… un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava.Invece di trovare un sant’uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un’attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c’era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo. Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto.Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore.Nel frattempo, voglio chiederti un favore, concluse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d’olio. Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l’olio.Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del Saggio.Allora, gli domandò questi, hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?’Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d’olio che il Saggio gli aveva affidato.Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo, disse il Saggio. Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d’arte appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d’arte disposta al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.Ma dove sono le due gocce d’olio che ti ho affidato? domandò il Saggio.Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.Ebbene, questo è l’unico consiglio che ho da darti, concluse il più Saggio dei saggi.Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d’olio nel cucchiaino."Paulo CoelhoP.S. tu ne hai tre di gocce sul cucchiaino…..BUONA VITA pikkolo amiko mio…….

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