Apro la finestra. Accendo una sigaretta. Il termocamino riscalda tutta la casa, ed io sono qui, ancora sveglio, a fare quel salto nel passato che promisi a me stesso di non fare mai più. Nessuna lacrima, nessun rancore, ma solo una dolce malinconia di tempi ormai passati. E’ bello avere ricordi così; ti senti grande, un pò "vissuto", con qualche esperienza in più che ti fa sentire più maturo e più cresciuto. Ed ora mi chiedo, cosa sto vivendo? La risposta è confusionale, racchiusa nel mio inconscio. Ma c’è. Devo solo trovare la forza per tirarla fuori. Eppure, so benissimo cosa voglio. L’anno è iniziato nel migliore dei modi, e sembra davvero che ciò che ho sempre desiderato mi stia cadendo dal cielo, tutto in una volta, e un pò alla volta. Ma ancora… Un giorno tocco il cielo con un dito, un altro sembra così alto e lontano da raggiungere. Sto vivendo giorni felici, ma quando questi passeranno, cosa farò? E soprattutto, per essere felice ho bisogno di fare progetti che mi rendano euforico ed eccitato in attesa che si realizzino? Mi sento così. Mi aspettano giorni "speciali" in questo Gennaio, e mi toccherà programmarne altri per i prossimi mesi, per far sì che non reputi la mia vita banale e monotona. Intanto c’è quella delusione, che scaturisce da quelle parole sussurratemi all’orecchio qualche mese fa, con un abbraccio. "Io ci sarò sempre, e tu verrai prima di chiunque altro, anche se mi innamorerò". Il mio non è egoismo, né una pretesa, semplicemente un sentimento di amarezza verso un sentimento d’affetto in cui credevo, fino a poco tempo fa. Saranno pochi i mesi, i giorni, ma la vita è così intensa da rendere tutto lontano e passato, tanto da sembrarti un’eternità. Maledetto orgoglio.