E’ un dato di fatto che in questo mondo prevalgono menzogna, falsità, ipocrisia, cattiveria, e chi più ne ha, più ne metta. Mi guardo intorno, e vedo solo triste apparenza, sentimenti e affetti recitati. Baci e abbracci davanti, odio e insulti dietro. Non mi astengo, credo che sia umano "portare una maschera" con chi abbiamo di fronte, o meglio, con chi non abbiamo un legame talmente grande da poter essere accettati anche quando siamo negativamente onesti e sinceri. Esistono, però, degli affetti che ci portano a mettere da parte tutti questi nostri lati sporchi, che ci portano a donargli il nostro cuore, che ci portano ad esprimere spontaneamente il bene, o l’amore, che proviamo per loro. Un pò come un "Ti voglio bene" sussurrato all’improvviso nell’orecchio. Io sono così, ma solamente con quelle rare, e quindi poche, persone che riescono ad entrarmi dentro. Qualcuno può dire che è vero. Non riuscirei mai ad essere falso, cattivo, ipocrita, con chi amo. Ma ci sono le incomprensioni, i fraintendimenti e i malintesi che portano ad una perdita di fiducia verso una persona che amiamo, fino a considerarla come tutte le altre persone negative che ci circondano. La positività in tutto ciò sta nel fatto che quando nascono certe incomprensioni è perché alla base c’è interesse, se proprio non si ha il coraggio di definirlo "amore". E’ bruttissimo l’essere svalutati, nonostante i grandi sentimenti che si portano dentro, da chi non si vorrebbe mai perdere. Assumo le mie colpe quando mi spettano, ma quando so di dover far trapelare la mia innocenza, e soprattutto i miei sentimenti, lotto. Perché l’amore, che sia verso un familiare, un amico, un partner, non è altro che una lotta a cuore aperto. Inizio a capire il valore di ciò che sta nascendo dentro di me, e non ho più paura. "Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire". Grande Jim!