Abbiamo tutti paura dei cambiamenti che il tempo, grazie alle nostre azioni, apporta alla nostra vita. E ai nostri rapporti. Spesso ci ritroviamo in balia della malinconia di tempi andati, nostalgici di fronte a momenti che pensavamo fossero eterni. Quanto pagheremmo per rivivere questi ricordi immortali? Io stipulerei un contratto di mutuo a vita. Poi mi guardo indietro, e rifletto su quei rapporti troppo perfetti e stabili, tanto da gonfiarmi le palle fino a farle esplodere. Tempo fa vidi un episodio di "Sex and the City" in cui Carrie, la protagonista, si chiedeva se avessimo bisogno del "dramma" per far funzionare una relazione, o almeno darle una botta di vita. Ed è la stessa domanda che mi pongo io. Una relazione fatta di alti e bassi è come un’eterna conquista, o come afferma Raf, che paragona l’amore all’"infinito", definendolo l’irraggiungibile fine o meta che rincorreremo per tutta la nostra vita. Ed è questa la risposta: una relazione è duratura fin quando si rivela un’eterna conquista, il continuo raggiungimento del suo apice, che può essere il matrimonio. Ed ecco il motivo per cui molti matrimoni, dopo qualche anno, finiscono nelle pratiche di avvocati divorzisti. Ed è quest’ultima la ragione per cui non mi sposerò mai. Correrò per sempre verso il mio "infinito", senza mai conquistarlo. Altrimenti, dopo che gusto ci sarebbe?
"L’infinito sai cos’è?
L’irraggiungibile fine o meta che rincorrerai per tutta la tua vita.
Ovunque tu sarai, ovunque io sarò,
non smetteremo mai.
Se questo è amore,
è amore infinito."
"L’infinito sai cos’è?
L’irraggiungibile fine o meta che rincorrerai per tutta la tua vita.
Ovunque tu sarai, ovunque io sarò,
non smetteremo mai.
Se questo è amore,
è amore infinito."