Il senso impercettibile.

“Cruel Intentions” è un bel film. Dietro quel velo adolescenziale col quale si copre l’intero prodotto si nasconde una grande morale. “Prima regola: non innamorarsi”, recita lo slogan promozionale. Una regola che rende impotente l’essere umano. Personalmente non mi sono mai imposto di innamorarmi, e credo che sia generalmente impossibile. Piuttosto, ho interrotto frequentazioni dopo un certo periodo di tempo proprio perché non provavo nulla. Mi conosco, e so capire benissimo quando mi trovo di fronte ad un potenziale sentimento in ascesa. Non sto qui a contare quante volte mi sono innamorato, ma ad ogni volta c’è stato un sapore nuovo da provare. Eppure, resta sempre quel sapore agrodolce, a volte più amaro, altre più zuccheroso. Finché non arriva l’indigestione, quella che stanotte mi ha fatto vomitare “La sottile linea.”, e che mi ha lasciato una nausea alquanto fastidiosa. Ma ora sono qui, a scrivere quest’intervento, senza sapere che senso voglio dargli. Senza sapere perché lo sto scrivendo, qui, ora. E’ difficile che io apra il mio cuore, ma quando ciò avviene lo prendo in culo. E poi passo per lo stronzo. Un classico. Io non so se sono pronto o no ad amare, ancora una volta. E mi chiedo: se l’amore arriva involontariamente, c’è bisogno di essere pronti? Al cuor non si comanda. Venerdì tornerò a Napoli, a casa mia, dai miei genitori, da mia sorella Rossella che ha lasciato un bacio impresso per sempre sulla mia pelle, dai miei amici. Dieci giorni, lontano da qui, che mi aiuteranno a capire qual è il senso di queste parole che sto scrivendo in questo momento, in questa serata. In questo giorno vissuto intensamente.

E’ un’agrodolce sinfonia questa vita,
che cerca di far coincidere gli estremi,
che ti fa diventare schiavo del denaro,
e poi morire.

Ti porterò sull’unica strada che io abbia mai percorso,
lo sai, quella che ti conduce nei luoghi
in cui tutte le cose si ritrovano.

Nessun cambiamento,
io non posso cambiare.
Sono qui,
fermo nella mia posizione.
Sono tra un milione di persone diverse,
giorno dopo giorno.

Non posso cambiare la mia posizione.
No.”

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