La notte porta consiglio. Chi meglio di me può dirlo? E’ di notte che traggo l’ispirazione per esternare i miei pensieri, e renderli queste righe che saranno il mio patrimonio più grande, lasciato al mondo intero. Ore notturne, in cui il mondo sembra spegnersi, mentre io mi accendo, in balia della solitudine che questo cielo buio comporta, almeno a chi, come me, non ha nessuno accanto con cui chiudere gli occhi e sognare. Ricordi, ancora troppo recenti, troppo freschi da poter essere coperti da nuovi. Una canzone, che suona nel più profondo del mio cuore, trasportandomi indietro nel tempo, quando ero felice con uno sguardo, con un sorriso. Con un bacio rubato. Quella complicità che rendeva magica la vita. Il buio di quella stanza, e la porta socchiusa che emanava leggeri raggi di luce artificiale. Ora, la malinconia, il tempo che passa, allungando le distanze. E la speranza, immortale, che quei ricordi, un giorno, possano tornare ad essere realtà. Il mio presente. Il mio futuro, che non oserei sciupare. Non più. Diapositive trasmesse ai miei occhi, fotogramma dopo fotogramma, mostrandomi la rara bellezza di un amore inusuale. Quattro mesi fa, quando il Sole batteva su di noi, e la Luna brillava nelle nostri notti insonne. Ed è qui che trovo l’onestà dei sentimenti miei.

– Per Te.

“Riempi quei vuoti con giorni nella mia stanza.
Puoi andare o rimanere.

Ora questi anni chiusi a chiave nel mio cassetto.
Aprirò per vedere, giusto per essere sicuro.

E quindi sto cercando di afferrare l’unica.
E quindi ho imparato il significato del Sole.
E tutto questo, come un messaggio,
arriva a cambiarmi punto di vista,
e a guardare che prendo la mia luce,
mentre fa ombra su di te.

Tieni il mio vino.
Tienilo dentro.

Nessuno ha perso,
ma nessuno ha vinto.

E non riesco a dormire.
Non riesco a parlarti.

Non riesco a dormire.”