Accade che un giorno hai tutto. Tutto ciò che hai sempre desiderato. E ti senti padrone del mondo, come se non ci fosse cosa che tu non possa fare. L’apice che avevi sempre sognato di raggiungere è tuo. E te lo godi, te lo vivi, sapendo in cuor tuo che stai vivendo forse il periodo più bello della tua vita. E non è per amore, o per forti sentimenti. Sei tu, tu che sei grande, dentro di te e agli occhi degli altri. Tu che ti svegli al mattino col sorriso sulle labbra, consapevole che sarà un grande giorno, e tu che vai a letto felice, per quant’è bella la vita che hai. Tu che sei giovane, giovanissimo, e bellissimo, tanto che non ti staccheresti mai dallo specchio prima di uscire ed essere il protagonista assoluto della serata. E sono tutti lì, impazienti di vederti, di salutarti e abbracciarti, sperando in qualche tua attenzione nei loro riguardi. Tu che hai mille persone attorno che ti vogliono bene, e che farebbero qualunque cosa per te.
Sei tu. Tu che un giorno aprirai gli occhi, e soffrirai. Perché capirai che quell’apice non era vivere, bensì fingere. E quello che ti sembrerà il declino, in realtà sarà solo l’inizio della vita vera. Quella vita in cui nulla ti è dovuto con uno schiocco di dita, e tutto ti è concesso se te lo conquisti. Capirai che quelle mille persone che ti ronzavano attorno amavano solo la tua finzione, e non te. E che no, non avrebbero fatto qualunque cosa per te, o quantomeno non più di quanto tu avresti fatto per loro. E inizierai a guardare il mondo con occhi diversi, più attenti. E starai male, perché ti sarà difficile amare, mentre farai finta di credere alle falsità del mondo.
Ma assaporerai un po’ di felicità. Vera felicità. Sarai felice, perché quello che un tempo ti rendeva felice, ti disgusterà, senza darti più stimoli o emozioni. Sarai felice, perché da quelle mille persone ne avrai selezionato tre, a cui darai l’importanza che meritano, sempre nei limiti. Sarai felice, perché inizierai ad emozionarti al pensiero di trascorrere un giorno intero con la tua famiglia, anziché a quello di fare il figo in discoteca scendendo da una Mini Cooper. E sorriderai, su quella triste parentesi che credevi fosse l’apice della tua esistenza, e proverai compassione per coloro che saranno rimasti lì, mentre tu sarai andato avanti. Ti sentirai felice. E ti basterà una birra con due amici per passare una serata memorabile. Una laurea, per sentirti realizzato. Un lavoro, per sentirti indipendente. Ma ti basterà essere consapevole di tutto ciò per sentirti uomo.
E, se sarai fortunato, ringrazierai Dio, per averti cambiato.
Se riesci a mantenere la calma
quando tutti in attorno a te la stanno perdendo;
se sai avere fiducia in te stesso,
quando tutti dubitano di te
tenendo però nel giusto conto i loro dubbi;
se sai aspettare senza stancarti di aspettare
o essendo caluniato non rispondi con calunnie
o essendo odiato non dare spazio all’odio
senza tuttavia sembrare troppo buono
ne’ parlare troppo saggio;
se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
se sai incontrati con il successo e la sconfitta
e trattare questi due impostori proprio allo stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
distorta da imbroglioni
che ne fanno una trappola per ingenui;o guardare le cose
per le quali hai dato la vita, distrutte
e umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;
se sai fare un’unica pila delle tue vittorie
e rischiarla in un solo colpo a testa e croce
e perdere, e ricominciare di nuovo dall’inizio
senza mai lasciarti sfuggire una parola
su quello che hai perso;
se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi
a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più
e così resistere quando in te non c’è più nulla
tranne la volontà che dice loro:”resistete”
se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà
o passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale;
se non possono ferirti ne’ i nemici
ne’ gli amici troppo premurosi;
se per te contano tutti gli uomini, ma nessun troppo;
se riesci a riempire l’nesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa,
tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa
e quel più che conta
tu sarai un UOMO, figlio mio!
(R. KIPLING)
…AUGURI… per tutto ciò che il tuo GRANDE cuore desidera!
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un risveglio del genere ce lo auguriamo tutti, beato te che ci sei riuscito! Un saluto da una vagabonda creativa che passava di qua 🙂
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