Amarcord.

Tra pochi giorni sarà passato un anno dal mio trasferimento a Milano. Solo un anno e mezzo fa stavo per diplomarmi, e la mia vita, che orgoglioso ritenevo “perfetta”, era totalmente diversa. I miei genitori erano ritornati insieme, avevo gli amici migliori che potessi desiderare e una vita sociale invidiabile. Facevo il PR, andavo a scuola e cantavo, tra un concorso e una trasmissione tv. Sognavo ad occhi aperti. Sognavo il palco, il pubblico. Sognavo l’amore, e lo vivevo come non mai. Pensando a quei tempi mi viene da ricordare che ero felice, ma davvero felice, tantissimo. E sono passati soltanto trecentosessantacinque giorni, che hanno radicalmente rivoluzionato la mia vita. E’ triste a dirsi, ma di quei migliori amici che potessi desiderare me ne sono rimasti due, e sono lontani da me. Quell’amore che vivevo come non mai si è praticamente dissoluto nell’aria, lasciandomi solo immagini e ricordi con cui misurare il tempo che passa. E il sogno del palcoscenico, accantonato per sempre, dopo anni di speranze e applausi. Dopo anni di passione e grandissime soddisfazioni, le più grandi che abbia mai avuto.

In un anno a Milano ho conosciuto probabilmente centinaia di persone, di cui poche mi sono portato dietro. Ho iniziato ad accumulare soddisfazioni universitarie, ma non grandi come quelle che mi dava cantare. Non ho trovato l’amore, e con questo non voglio dire che lo stia cercando (cazzo, ho vent’anni cagati!). Però, è strano pensare che da tanti baci, da tante notti, da tante emozioni, non sia nato nulla. Sono qui, nella mia camera scovata su eBay Annunci, è notte fonda, quasi mattina, e penso. O meglio, ricordo. Tante volte vorrei ritornare indietro, vorrei non essermi iscritto all’Università ed essermi trasferito a Londra con quell’amico e quell’amica che oggi non fanno più parte della mia vita. Vorrei non aver commesso certi errori con chi meritava tutto, tranne che soffrire per la parte di me più immatura e stupida.

E’ un anno che sono a Milano, che ho cambiato la mia esistenza, tutto. E un anno fa ho chiuso il periodo più bello e intenso della mia infanzia, adolescenza, gioventù o come cazzo la si voglia chiamare. Eppure, tante volte rifletto su questo presente, e penso che no, non ritornerei indietro per nulla al mondo. C’è un intero pianeta lì fuori, tutta la mia vita che aspetta solo di essere vissuta. E voglio farlo nel modo più emozionante possibile, senza rimpianti.

Il passato è bello perché passato.

One thought on “Amarcord.

  1. Anche io continuo a riflettere, a confrontare il passato con il presente. Credo sia inevitabile, in fondo, ma è anche sbagliato. Anche il passato muta, muta il ricordo che ne abbiamo. E nulla rimane statico, anche se non facessimo scelte coraggiose. L’unica cosa che possiamo fare… è mordere il futuro. Buona fortuna 🙂

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