“Di rado va come ci aspettiamo che vada. Per la precisione, mai.” (Charles Bukowski)
Potrei smentire questo aforisma se pensassi al passato, e ai miei piccoli sogni e conquiste che sono riuscito a realizzare. Ma il presente mi dimostra che sì, nulla va come ci aspettiamo che vada. E se è realmente così, dobbiamo considerare le aspettative come una sorta di carica in più per le delusioni che verranno? Di fronte a qualcosa di bello e interessante, dopo un periodo privo di stimoli, sorge spontanea la paura di non riuscire a trovare quell’unico ago nel pagliaio, ed ottenerlo. A volte vorrei non riuscire a vedere tutto bianco o tutto nero fin dall’inizio. Non riuscire a capire le persone fin dal primo sguardo. Certe volte vorrei semplicemente riuscire ad essere indifferente di fronte a tutto, come tanti. Due giorni fa mi sono dato dell’egoista. Ma probabilmente lo sono solo con me stesso. La spontaneità fa parte della mia essenza. I miei occhi sono un libro aperto. La mia età è un’arma a doppio taglio, con o senza pregiudizi. Ciò nonostante, c’è chi vede in me una maschera. Ma, purtroppo o per fortuna, la mia faccia è quella che è. Così come il vero me, che è tutto qui, tra queste pagine virtuali di vita. Una vita che, del resto, non cambierei con nessun’altra. Sono felice di essere come sono, e delle scelte che prendo e che ho preso. Più che felice delle rinunce che ho fatto. Si impara a campare facendo delle rinunce, che siano volute o imposte. Ma la felicità arriva con una scelta, e tutto inizia da lì. Quella volta su un milione che capita.
“Sono ricoperto di pelle.
Nessuno riesce ad entrarci.
Tirami fuori dall’interno.
Sono piegato.
E sono aperto.
E sono scoperto.
Sono pronto.”
di rado va come ci aspettiamo che vada, di rado come ci aspettiamo che vada va, ci aspettiamo che vada di rado come va, alla fin fine sono soltanto parole, lettere messe in un preciso ordine per dare un significato al momento preciso in cui le pensiamo e/o le diciamo.
Con le delusioni si campa piu’ delle vittorie, dato che ci danno la forza, lo stimolo di andare avanti, di proseguire il nostro cammino, passo dopo passo capiamo l’insegnamento che esse ci danno, quello di non darsi mai pervinti, di non abbattersi e di non dire mai “non ce la posso fare”….
a questo servono le delusioni.. a darci forze per continuare a vivere, continuare la stesura del romanzo della nostra essenza, piena di gioie, dolori, divertimenti, pianti, sorrisi, risate, momenti con persone speciali i quali non si dovrebbero dimenticare poiche’ importanti per la nostra anima, e soprattutto per farci ricordare (dove ci fossero stati) i sacrifici fatti anche per amore nei confronti di altre persone o nei nostri.
vedere tutto a colori e non in bianco, o nero, sappi che ha i suoi svantaggi, cercare di fregarsene a volte non e’ proprio la cosa migliore, riuscire a vedere e capire nel profondo le persone soltanto guardandole in viso e’ un atto che ti puo’ aiutare, salvare in alcuni casi, sai chi hai davanti, sai com’e’ fatta (in parte e superficialmente) tale persona…
essere egoisti a volte e’ un bene.. a volte e’ un male… se si e’ egoisti con gli altri e’ male e bene, essere egoisti con se stessi e’ bene e male…
descrivendo la tua spontaneita’ come parte della tue essenza, i tuoi occhi come un libro aperto bhe penso tu abbia detto tutto, le persone che definiscono altre persone con una maschera hanno a loro volta addosso una maschera, la quale non potranno mai togliersi, e la dovranno portare a vita, incapaci di vivere come sono realmente, incapaci di reagire verranno divorati da tale maschera, che una volta finito tutto non lascera’ piu’ traccia di loro, non lascera’ piu’ alcun ricordo al contrario di colore che sono stati in grado di non doverla mai indossare….
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