E’ una notte fredda di Dicembre. Il 2012 è alle porte, e un altro anno della mia vita se ne va, lasciando nel tempo impronte indelebili che si mischiano insieme a quelle di altri sette miliardi di persone. E’ strano pensare a come ognuno di noi sia il protagonista assoluto di un proprio film, diverso da qualsiasi altro. Unico. Raro. Speciale. E’ questa la vita, un dono prezioso che ci piace pensare esserci stato donato da Dio. Io la vedo così. Noi siamo l’inizio e la fine, le lacrime e i sorrisi, la tristezza e la felicità, l’odio e l’amore. Noi siamo tutto ciò che si possa immaginare. A che serve vivere la vita senza dare uno sguardo al cammino che abbiamo già percorso? In fondo, è tutto ciò che abbiamo. Il nostro passato è tutto lì, impresso nelle nostre memorie, e in quelle di coloro che ci hanno tenuti per mano durante i vari percorsi che abbiamo intrapreso. Eppure alla fine restiamo noi, e solo noi. Padroni di un corpo vivo, sensibile alle emozioni scaturite da un tramonto di fine estate in riva al mare, col vento leggero che ci sfiora le dita e i capelli. Ed è in quell’istante che pensiamo a quanto sia bella la vita. Con tutto il suo dolore e la sua gioia, con le sue speranze ed i suoi rimpianti. Col sesso, l’amore, l’unione di due corpi che si uniscono la durata di un fuoco d’artificio nel cuore. Perché a volte piangere fa bene, ma è bellissimo sorridere pensando a tutte le lacrime passate, e asciugate. La vita è così come la vogliamo. Ci basti pensare che ce ne è concessa soltanto una per poter sorridere ogni giorno, e sentirci grati per quel che abbiamo. Per come siamo. Per come amiamo. E’ giusto essere tristi. E’ giusto commettere errori. E’ giusto cadere. Ma il bello arriva dopo, quando sarà giusto essere felici, aver imparato dagli errori commessi, rialzarsi. E non ci resterà nient’altro che vivere. Pensiamo al passato, per poter guardare con occhi ispirati il futuro. Il presente è il limbo che ci separa da tutte le versioni passate di noi stessi, e da quelle future. Perché insieme al tempo che passa, al mondo che cambia, anche noi mutiamo, e il bello è pensare che saremo sempre meglio di quanto siamo oggi. Più saggi. Più grandi. Più forti. Più coraggiosi. Perché noi siamo l’evoluzione della perfezione, dalla nascita alla morte. Dal preludio, fino all’epilogo della nostra storia. Non possiamo sapere cosa accadrà domani. Qualunque cosa ci riservi il futuro, sarà bellissima nella sua unicità. Perché è questo che siamo: unici. Nei nostri anni della nostra vita.
Per un grandissimo 2012.
A me, alla mia famiglia, ai miei amici, e a tutti coloro che si sono imbattuti in queste righe.
PS: e se il 21 Dicembre prossimo dovesse essere la fine, tanto meglio:
potremo dire “noi c’eravamo”.
*Questo è il trecentesimo articolo che pubblico sul blog, dal 20 Marzo 2008 ad oggi. 300
E’ verissimo..fa male cadere..ma non c’é cosa migliore che rialzarsi e camminare più veloce di prima…senza quella caduta non si potrebbe assaporare il sapore della “rinascita”…. Auguri a tutti, ma in particolare a tutti quelli che nel 2011 son inciampati anche piu’ volte,me compreso…un augurio per un 2012 all’insegna della rinascita… E a te che scrivi, un augurio per un 2012 pieno d’amore, sentimento che sembri desiderare più di ogni altra cosa!!!…AUGURI piccolo grande uomo :-))
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