Eravamo questi.

Era facile per te vivere con un piede in una scarpa e l’altro in un’altra. Era difficile per me accettarlo. Sopportare di lasciarti a mezzanotte, e vederti rientrare a casa alle 4 del mattino. Consapevole di ciò a cui non riuscivi a fare a meno. “Quel che non puoi avere è quello a cui non puoi resistere” mi dicevi sempre, giustificando quel tuo passato che faceva rumore nel nostro presente. Non ricordo più il suo nome, nonostante lo pronunciassi spesso nei nostri discorsi. Quando facevamo shopping, o quando mi chiamavi a notte fonda perché sapevi che avrei ascoltato i tuoi turbamenti fino all’alba. Quando ti svegliavi accanto a me, e mi dicevi che avevi fatto un incubo. E ti amavo, perché in fondo anche tu mi amavi. Le tue lacrime di notte sulla spiaggia, e le mie dita per asciugartele. I miei abbracci per farti stare bene, e i miei baci lasciati al fato. Al futuro che ci avrebbe aiutato a superare tutto, senza però sapere dove ci avrebbe portato. L’amicizia agli occhi di tutti, e l’amore nei nostri cuori. Le luci spente, e quella canzone, la nostra dolce disposizione, che ci univa anche quando eravamo distanti. Persi, per quei sensi di colpa che mi hai dato, e che forse non mi lasceranno mai. Vivevo in funzione di te, delle tue paure, dei tuoi fantasmi, del tuo amore velato. Ho vissuto i tuoi pianti, asciugato le tue lacrime, baciato la tua bocca per vederti sorridere. Toccato il tuo corpo per amarti. E sono andato via con un “ti amo”, l’unico che tu mi abbia mai detto. Che mi hai scritto in quella lettera la notte in cui ho lasciato che noi due diventassimo ricordi, vecchie testimonianze di quei posti che resteranno sempre nostri. Mentre andavo via, lontano da casa, lontano da te, accompagnato dal tuo amore. E a Londra era già troppo tardi, mentre compravi due copie dell’album dei Foo Fighters. Sono felice che tu sia felice, oggi. E se non lo sei, ti auguro ancora tutta la felicità di questo mondo. Nonostante i tuoi sguardi non ricambiati, e la mia totale assenza, da te voluta, nella tua vita. Nonostante non ci fossi mai quando io avevo bisogno di te.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...